Lettera del Presidente - 19 giugno 2020

Carissimi,

Giovedì 11 giugno si è svolta l’annuale assemblea dei soci della nostra Associazione in cui è stato eletto il nuovo consiglio direttivo per il triennio 2020/2023.

L’assemblea ha eletto: Gabriele Atzori, Luca De Simoni, Giuseppe Enrico Taviani, Lucio Zaccarelli, Luigi Arcidiacono, Marta Del Giudice, Eleonora Bianchi, Riccardo Leone, Pietro Ferrara.

Nel successivo ed immediato consiglio direttivo ho avuto l’onore di essere eletto presidente e Marta Del Giudice ha assunto il ruolo di segretario.

L’assemblea ha anche eletto, per acclamazione, Beppe Taviani Presidente Onorario.

Ritengo l’elezione di Beppe a presidente onorario il doveroso tributo della nostra associazione allo storico presidente e socio fondatore che sia da socio, da consigliere che da presidente ha tenuto la barra dell’associazione sulla giusta rotta, senza mai perdere di vista lo scopo per cui l’associazione era stata, da lui e altri 8 sognatori, fondata.

L’anno scorso abbiamo festeggiato i 20 anni di vita associativa e 18 anni di gestione della casa del parco per conto dell’Ente Regionale RomaNatura.

Tanti anni di lavoro, anche con passaggi difficili e momenti di scoramento, ma anche tante soddifazioni che non ci hanno mai fatto dimenticare il motivo della nostra presenza sul territorio. Salvaguardare e tutelare un pezzo di territorio verde e preservarlo per lasciarlo alle generazioni future in migliori condizioni di come lo trovammo nel 1999.

Grazie al lavoro di Marina, Beppe, dei consiglieri, dei soci, dei sostenitori e di tutti coloro che ci hanno dato una mano penso che possiamo dire che il lavoro fatto in questi anni si veda e che abbia raggiunto molti dei risultati sperati.

Assumo la presidenza in un momento particolare per tutto il mondo. La pandemia sta rivoluzionando il modo di vivere che avevamo creato negli ultimi decenni. Ci siamo trovati tutti a dover rimanere in casa confinati, abbiamo dovuto rivedere i metodi di lavoro, i rapporti interpersonali, e le limitazioni di movimento hanno fatto scoprire o riscoprire le aree verdi delle città.  Le aree che in questi 20 anni abbiamo protetto e salvaguardato si sono rivelate una potente valvola di sfogo per i cittadini che abitano nelle vicinanze. Molti neanche sapevano del’esistenza di queste aree. Infatti abbiamo constatato un aumento esponenziale della fruizione delle aree della Riserva Naturale con particolare riguardo all’area compresa fra Via Tiburtina e via Nomentana. Quest’area in cui da diversi anni ci occupiamo della manutenzione del verde. Abbiamo quindi il dovere di avvicinare queste persone alle nostre attività e soprattutto rendere loro noto che ciò che trovano oggi è soprattutto il frutto del lavoro di un gruppo di cittadini che perseguendo un sogno hanno permesso loro di trovare un’area accessibile e fruibile per molte attività ludico sportive.

Purtroppo ci troviamo in questo momento di grande fermento senza la convenzione di gestione della casa del parco e questo ci crea parecchie difficoltà. Abbiamo già dovuto rinunciare ad aprire il centro estivo per i bambini che avevamo attivato sin dal 2012 e diverse altre attività sono di difficile programmazione a causa di questa problematica. Augurandomi che i ritardi siano stati causati soltanto da difficoltà burocratiche aggravate dall’emergenza della pandemia, sarà mia cura intrattenere rapporti con l’Ente, come fino ad oggi mantenuti, trasparenti e sinceri con l’intenzione di proseguire proficuamente la collaborazione nata oltre 20 anni fa. Per cui parteciperemo senza dubbio al bando con cui RomaNatura metterà in gara la gestione della casa del parco per i prossimi anni augurandoci che siano state accolte le nostre proposte di modifica della convenzione scaduta nel 2018.

Siamo, e sono consapevole che ancora tanto dobbiamo e possiamo fare per la Riserva Naturale, per il fiume Aniene, per le aree contigue, come il Parco Regionale di Aguzzano e per tutti i temi collegati all’acqua. In tutto questo percorso che abbiamo davanti dovremo unire le forze con tutte le realtà di cittadinanza attiva che ci sono state vicine finora ma dovremo anche allacciare e riallacciare i rapporti con tutte le realtà territoriali, anche con quelle con cui in passato abbiamo avuto diversità di opinioni, e unire le forze per perseguire quel bene comune che tutti auspichiamo.

Pertanto penso che in un futuro non lontano dovremo riaprire la stagione dei FORUM DELL’ANIENE che in passato tante idee hanno portato e dovrà essere un luogo di confronto di tutte le realtà territoriali in cui ognuno porterà le sue esperienze e le proprie idee per il futuro. Sarà utile avere un luogo non istituzionale dove confrontarsi per poi portare le migliori e maggiormente condivise idee al tavolo del CONTRATTO DI FIUME ANIENE di cui ci onoriamo di essere stati fra i primi promotori o all’attenzione delle autorità locali.

Nel CONTRATTO DI FIUME dovremo continuare ad impegnarci per arrivare al più presto alla formalizzazione e all’attuazione dei programmi.

Nel settore dell’orticoltura urbana che è diventato una parte importante della nostra attività siamo impegnati nel dibattito sul futuro regolamento che Roma Capitale sta elaborando e porteremo le nostre esperienze ed idee all’interno del gruppo degli Orti Urbani romani.

Abbiamo centinaia di richieste di appezzamenti da coltivare e pertanto in un prossimo futuro potremmo anche pensare di ampliare le aree dedicate all’orticoltura.

Questo periodo di lookdown ed il successivo periodo di riapertura delle attività orticole hanno però evidenziato alcune problematiche nei rapporti fra assegnatari degli orti e associazione. Ci sono stati casi di contestazione e incomprensione delle norme di utilizzo emesse in accordo alle direttive ricevute da Roma Capitale. Alcuni assegnatari hanno manifestato resistenza all’applicazione delle regole ed in alcuni casi si sono manifestati dei veri e propri attacchi a membri dell’associazione. Tutto ciò è inaccettabile e pertanto, anche se si tratta di casi sporadici, dovremo nuovamente affrontare il problema dei rapporti fra associazione e assegnatari chiarendo definitivamente che l’orticoltura urbana fatta su terreni di proprietà pubblica è, e sarà sempre, soggetta alle normative che il proprietario del terreno (Roma Capitale) ed il gestore (la nostra associazione) emanano. A questo fine abbiamo chiesto a Pietro Ferrara, assegnatario di un orto a Ortinsieme e Gardeniser, di candidarsi quale membro del consiglio direttivo. Pietro metterà a disposizione dell’associazione e di tutti gli ortolani la sua esperienza di mediatore culturale e di Gardeniser per evitare il sorgere di conflitti sia all’interno dei vari lotti che nelle dinamiche fra ortolani e associazione. Inoltre cercheremo di trovare dei referenti tecnici dei vari lotti a cui fare riferimento per eventuali problematiche tecniche. Resterà comunque costante l’impegno associativo nelle attività di manutenzione delle aree comuni e degli impianti.

L’educazione ambientale, nostro fiore all’occhiello, negli ultimi anni per vari motivi ha visto un calo significativo di utenti. Dovremo fare un sforzo importante per informare e coinvolgere gli istituti scolastici rispetto alle possibilità che la Riserva Naturale mette a disposizione. Già da questi giorni stiamo predisponendo un programma di attività per bambini ed adulti per il periodo estivo.

Siamo certi che passata la fase dell’emergenza di questi mesi, anche gli istituti scolastici dovranno ritornare a programmare attività educative al di fuori delle mura e noi ci dovremo far trovare pronti con una programmazione variegata ed efficace. Metteremo il massimo impegno in questo campo perché riteniamo che educare i bambini ad amare la natura, con i suoi tempi, le sue diversità, le sue problematiche sia condizione necessaria per far crescere delle donne e degli uomini in armonia con il mondo che li circonda e rispettosi del bene comune.

In questi giorni abbiamo riaperto la problematica di via Favignana organizzando una passeggita lungo il fiume ed un flash mob nelle vicinanze del cantiere. La nostra associazione continuerà in futuro ad esercitare pressioni sulle istituzioni al fine di rendere finalmente trasparente il percorso autorizzativo del cantiere che ha portato alla impraticabilità del sentiero ciclo pedonale preesistente. Vorremmo capire, nel groviglio di pratiche burocratiche, dove e come è stato possibile privatizzare un terreno da sempre fruito dalla cittadinanza.

In questo filone si inserisce la comunicazione che nella nostra associazione è sempre stata un po’ secondaria. Abbiamo fatto migliaia di cose, abbiamo un curriculum lungo 20 pagine, ma il mondo che ci circonda non lo sa. In questo mondo dove la comunicazione è diventata istantanea ed anche, in certi casi inopportuna, dovrà però essere un compito primario del nuovo consiglio direttivo e mio in particolare aumentare la capacità comunicativa utilizzando tutti i mezzi a disposizione. Sarà mia cura delegare ad un consigliere o ad un socio la responsabilità della comunicazione. Già abbiamo investito qualche risorsa economica in questo campo e continueremo a farlo consapevoli che dobbiamo FARCI VEDERE E SENTIRE E FAR VEDERE E SENTIRE LE COSE CHE FACCIAMO.

Voglio ora ringraziare tutti i componenti del consiglio direttivo uscente, Aldo, Fiorenza, Lilli, Luciana, Mario e Francesco ed i soci che ci hanno sempre affiancato nel consiglio Giancarlo, Michele, Roberto, Umberto per il prezioso apporto e collaborazione e li invito sin d’ora a continuare il loro impegno ed a supportare il nuovo consiglio con la loro esperienza ed i loro consigli.

Ringrazio il gruppo “dei ragazzi” Davide, Gabriele, Marta piccola, Marta grande, Riccardo e Simone che con le loro proposte, la loro spinta entusiasta sta caricando nuovamente la nostra associazione di entusiasmo e di linfa vitale.

Grazie a tutti per la fiducia che avete riposto in me. Vi assicuro che metterò tutto il mio impegno e le mie capacità per mantenere la strada tracciata dai miei predecessori cercando al contempo di rispondere alle sfide che questi tempi difficili ci prospettano. Per questo avremo bisogno dell’aiuto e della collaborazione di tutti i soci e di tutti coloro che pensano che questa nostra realtà sia stata utile alla collettività e che lo potrà ancora essere in futuro quindi vi invito anche a devolvere e a far devolvere da amici e conoscenti il 5 x mille alla nostra associazione inserendo il codice fiscale 96388990580 nella casella delle organizzazioni di volontariato del modello allegato alla denuncia dei redditi.

Grazie

A presto

Lucio Zaccarelli

 

 

 

Roma, 19 giugno 2020


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