COMUNICATO STAMPA
GRAVI INCONGRUENZE NEL BANDO DEL COMUNE DI ROMA
PER L’ASSEGNAZIONE DELLE TERRE AGRICOLE NELLA RISERVA NATURALE VALLE DELL’ANIENE
Roma, 07 dic – Con la pubblicazione a fine ottobre 2023 da parte del Comune di Roma Capitale del bando per l’assegnazione delle terre agricole, non sono poche le incongruenze emerse su diversi terreni messi a bando dall’amministrazione capitolina, ad iniziare dal VI municipio per arrivare anche ad alcuni lotti della Riserva Naturale Valle dell’Aniene (L.R. 29/97) appartenenti al IV municipio.
L’associazione Insieme per l’Aniene APS, impegnata da più di 20 anni nella salvaguardia e nella tutela del territorio, vuole portare all’attenzione la grave incompatibilità delle aree selezionate destinate, per 15 anni rinnovabili, per il futuro utilizzo delle stesse concesse alla produzione agricola con metodi di coltivazione biologica e di agricoltura conservativa, rispetto allo stato attuale dei luoghi stessi.
“I lotti del IV municipio ricadenti nella Riserva Naturale Valle dell’Aniene e messi a bando dal Comune di Roma risultano in parte essere già concessi per attività in essere, ed in alcuni casi già inclusi in azioni di pianificazione e progettazione che hanno acquisito le rispettive autorizzazioni, nulla osta e concessioni debitamente erogate dagli enti competenti” – dichiarano i rappresentanti dell’associazione.
“Queste aree lungo il fiume Aniene, ricadenti nella zona tra la Tiburtina e la Nomentana, ad oggi sono completamente aperte e pubbliche, e presentano un’altra fruizione da parte dei cittadini anche grazie alla presenza di alcuni progetti e servizi già in essere” – proseguono dall’associazione –“poichè sono già presenti orti urbani assegnati a cittadini e gruppi, recenti interventi di riforestazione urbana per la riqualificazione del territorio e aree ad uso sportivo che sono via di ampliamento.”
Non mancano anche problematiche di tipo logistico, come il fatto che le aree messe a bando sono attraversate da un’ampia sentieristica ciclo-pedonale, inserita nel tracciato ufficiale del GRAB (Grande Raccordo Anulare delle Biciclette) e percorsa ogni giorno da centinaia di persone; sentieristica che oltretutto è in via di connessione con la sponda opposta, a seguito di un progetto in via di cantierizzazione che realizzerà una nuova passerella ciclopedonale per il collegamento cittadino dei quartieri Pietralata e Casal dei Pazzi.
“Se i terreni dovessero essere assegnati e privatizzati, questo porterebbe ad una grossa limitazione delle funzioni della sentieristica e della futura passerella il cui scopo principale è quello di collegare dopo 20 anni di frattura la sponda sinistra alla sponda destra. I collegamenti ciclopedonali offrono ai cittadini dei quartieri limitrofi possibilità di fruire delle aree naturali della Riserva Naturale in maniera benefica e sostenibile, e con la realizzazione delle attività previste dal bando si andrebbe incontro a diverse difficoltà nella fruizione di questi luoghi” – continuano i rappresentanti dell’associazione, che hanno inviato tutte le loro osservazioni tramite PEC al Dipartimento Ambiente del Comune di Roma – “Infine, ci teniamo a ricordare che comunque l’area presa in considerazione dal bando costituisce anche una parte della piana alluvionale del fiume Aniene, e viene allagata regolarmente in occasione delle piene periodiche del fiume, che sono state 5 negli ultimi 20 anni”
Preservare la continuità e la mobilità laterale dei corsi d’acqua è fondamentale per garantire la sicurezza idro-geologica dell’alveo, per lo scambio di nutrienti e per il mantenimento della falda. La Riserva Naturale Valle dell’Aniene è stata istituita con la Legge Regionale 29 del 1997 e gli strumenti di gestione sono il piano di assetto della riserva ed il relativo regolamento attualmente in fase di approvazione i quali prevedono per le aree interessate Zona C di protezione delle aree a coltivazione estensiva sulle quali sono state presentate schede di progetto con diversa destinazione d’uso, come la rinaturalizzazione delle aree con interventi di forestazione. Per attuare la trasformazione prevista dal bando sarebbe comunque necessario passare per una conferenza di servizi o almeno di attuare l’iter autorizzativo previsto dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio.
“Come associazione” – concludono – “che da anni lavora alla valorizzazione e al progetto di rinaturalizzazione delle aree e su queste svolge da più di 20 anni attività di educazione ambientale, gestione e manutenzione delle stesse, riteniamo che le interferenze sopra elencate rendano i terreni inseriti nel bando in oggetto inadatti alle attività previste e quindi ne ritiene necessaria una ricollocazione. A tal fine ci mettiamo fin da subito a disposizione per collaborare all’individuazione di nuove aree che potrebbero fare al caso di tale bando e potrebbero essere inserite nel programma del Piano di Azione del Contratto di Fiume Aniene”