Repubblica Roma di domenica 20 giugno 2010, pagina 1
Isole - Un sogno verde lungo l'Aniene
di Lodoli Marco
Un sogno verde lungo l'Aniene LA CITTÀ è densa, fitta fitta di gente, case, macchine, e tutto si corrisponde e si intreccia, appuntamenti e ansie e impegni e ritardi, come inuniabirinto di specchi da dove sembra impossibile uscire. Qualche volta vorremmo trovarcinellasituazione magica di Benigni e Troisi nel film Non ci resta che piangere , imboccare per caso, per sbaglio, per necessità un viottolo laterale e in un solo momento trovarci dall'altra parte dello specchio, in un angolo dimenticato dal tempo. Ebbene, l'altro giorno, seguendo una mosca, mi è capitato il miracolo. Stavo su viale Kant, stradone che pare gi pronto peril GranPremio diFormulaUno, e d'improvviso lo sguardo ha sbandato su una via laterale e poi ha sbandato ancorasuviaVicovaro: e subito andavo su un sentiero di campagna, come se si fosse creato un pertugio nel mattonato del presente. Sono caduto dentro laRiserva Naturale dell'Aniene, un'amnesia dellametropoli.
Dalla Casa del Parco, dove ha sede l'associazione che si occupa di educazione ambientale ed è sempre in guardia per proteggere questa briciola di paradiso dal becco degli speculatori, si parte per passeggiate antiche nella valle lungo il secondo fiume di Roma, tra salici e pioppi, canne e ontani, in mezzo al verde che silenziosamente squilla, e se si è un po' fortunati durante il percorso si possono incontrare l'airone cinerino e l'istrice, il germano e il tritone, il martin pescatore e la testuggine palustre, stupiti e grati abitanti di questa bellezza. Lontani svettano ancora i palazzoni della Tiburtina, di Casal de' Pazzi, diviale Kant, ma sembrano immagini diun passatolontano. Ementre camminiamo fuori dal tempo quasi ci aspettiamo che qualcuno, vestito in abiti improbabili, ci fermi davanti una sbarra e ci dica: Un fiorino!